Esistono in commercio innumerevoli modelli di lampade funzionali ed esteticamente attraenti, ma non tutte sono indicate per illuminare gli stessi ambienti. Ogni stanza è destinata a diverse attività, e perciò bisogna applicare il giusto tipo di illuminazione a seconda delle sensazioni che si intende suscitare.
Bisogna anzitutto prestare attenzione a quali dispositivi producono luce calda e quali luce fredda, per individuare quelli giusti per ogni stanza della casa. Ma quali sono le differenze tra lampade a luce calda e a luce fredda, e quando bisogna usare le une piuttosto che le altre?
Luce calda e luce fredda: quali differenze?
La luce viene percepita dall’occhio umano secondo diverse scale di calore che riflettono la sua temperatura. La differenza scientifica tra luce calda e fredda si basa sulla temperatura della luce stessa, che viene espressa in Kelvin. La luce cosiddetta bianca calda ha una temperatura bassa (intorno ai 2.700 Kelvin) e sprigiona una colorazione tendenzialmente bianca, gialla, arancio e rossa. Essa favorisce il rilassamento degli occhi e viene consigliata per ambienti casalinghi destinati al relax.
La luce cosiddetta bianca naturale (intorno ai 3.000 Kelvin) ricorda la luce del Sole a mezzogiorno e presenta una colorazione neutra. La luce cosiddetta bianca fredda (intorno ai 4.000 Kelvin) si manifesta con una colorazione tendenzialmente azzurra o blu. La luce fredda mantiene vigile l’attenzione, per cui la si predilige in ambienti dove si lavora.
Ricordiamo comunque che i valori ivi riportati fanno riferimento agli standard applicati in Italia e nel Nord Europa: a seconda della posizione geografica degli interessati, essi potrebbero differire.
Le lampade a luce calda illuminano gli ambienti in maniera soffusa e senza abbagliare; perciò sono indicate per le stanze in cui si dorme e ci si rilassa.
Le lampade a luce fredda sprigionano un’illuminazione più accentuata che aiuta a mantenere l’attenzione alta, perciò sono consigliate per studi, cucine e ambienti di lavoro. Negli ambienti di lavoro è chiaramente preferita la luce fredda: pensiamo a quanto è importante l’efficienza dentro aziende, uffici, ospedali, studi medici.
Quando scegliere la luce fredda in casa?
La luce fredda riesce a stimolare la concentrazione e garantire una buona luminosità: per questo è consigliata per ambienti destinati a un certo movimento, come la cucina e gli studi. La luce fredda garantisce una illuminazione più ampia e perciò è consigliata per gli ambienti destinati alla vita diurna. In questo modo si garantisce una certa dinamicità e reattività ideale per godersi appieno ogni grammo di energia.
Le lampade a sospensione illuminano in maniera efficace una determinata area donando un tocco originale agli ambienti domestici. Costituiscono, inoltre, graziosi elementi di arredo anche da spente, specie se ornate da splendidi rosoni che accentuano il senso di profondità e movimento.
La luce fredda aiuta anche a vedere nitidamente e perciò è indicata anche per il bagno, dove dobbiamo sempre avere a portata d’occhio ciò che ci occorre. La temperatura della luce fredda comunque non dovrebbe essere troppo elevata per non formare ombre troppo in risalto e per non suscitare effetti spiacevoli.
In cucina, invece, dove occorre mantenere alta l’attenzione, soprattutto quando si è ai fornelli e si maneggiano attrezzi taglienti, è preferibile installare faretti ad incasso dalla luce fredda. Questa colorazione di luce permette di mantenere un’atmosfera vivace tra i commensali senza allontanare del tutto i relax.
Quando scegliere la luce calda in casa?
La luce calda è in grado di generare un’atmosfera coinvolgente, trasmettendo sensazione di calma e positività. Un ambiente illuminato da una tenue luce diffusa è l’ideale per rilassarsi e per passare dei bei momenti, come nel caso del salotto, dove si legge o si guarda un film, da soli o in compagnia.
La camera da letto è uno di tali ambienti destinati al riposo, e che quindi non necessita di una illuminazione molto potente, per cui la luce calda è indicata per illuminare in maniera soffusa l’ambiente.
Possiamo applicare applique a parete a luce calda per generare un’illuminazione non troppo energica ma accogliente, che contribuisce a creare un clima disteso e ad allontanare lo stress della giornata.
Possiamo, invece, optare profili a LED dalla luce più intensa in corrispondenza di specchi e interni di armadi. In stanza da letto, si consiglia di non superare i 150 lux d’illuminazione propagata da luce calda non troppo intensa.
Ecco alcuni consigli per illuminare la camera da letto
Quando scegliere la luce calda o fredda?
La scelta della lampada indicata per ogni ambiente della casa è influenzata quindi sia dallo stile dell’oggetto in questione, dall’arredamento, che dal tipo di illuminazione che si intende ottenere.
In base alla luce che adottiamo quindi possiamo avere un’attenzione più o meno accentuata ai dettagli, rilassarci o rivitalizzarci, accentuare le sensazioni di relax piuttosto che di vigilanza.
La luce calda ad esempio è indicata per accogliere i visitatori in maniera confortevole, mentre la luce fredda aiuta a prendere coscienza degli ambienti ed evitare eventuali ostacoli.
La luce calda viene preferita quando si intende trasmettere un senso di calore soffuso e di accoglienza, perciò è un elemento ben disposto per ambienti destinati al relax come la camera da letto, come nel caso delle abat-jour da comodino che emettono luce rilassante per leggere.
In ogni caso non esiste una vera e propria regola che disciplina l’adottare un tipo di luce piuttosto che un altro: solitamente ci si basa sulle proprie preferenze, sulle dimensioni e sullo stile degli ambienti, sul comfort che si intende suscitare e sull’efficienza che si vuole raggiungere.
9010 realizza prodotti di illuminazione a LED che emettono luce di varia tipologia. Grazie alla nostra lunga esperienza nel settore dell’illuminazione, siamo in grado di assistere il cliente in tutte le fasi: dalla progettazione all’installazione del prodotto.
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